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GDSA: Xiaomi, Oppo, Vivo e Huawei unite contro il Play Store di Google - La Stampa

I quattro più grandi produttori di smartphone cinesi stanno definendo i dettagli di un’alleanza volta a contrastare il predominio del Play Store di Google su Android. La Global Developer Service Alliance, o GDSA, non si concretizzerà tuttavia in un negozio di applicazioni alternativo, ma in una piattaforma pensata per il vantaggio collettivo dei membri del consorzio. Lo scopo è semplificare il caricamento simultaneo delle applicazioni sugli app store proprietari che ciascun produttore pre-installa sugli smartphone destinati al mercato cinese e ad altri mercati chiave del sudest asiatico. 

Oppo, Vivo (controllate dalla stessa conglomerata, BBK Electronics) e Xiaomi hanno confermato l’intenzione di partecipare all’alleanza, specificando che non c’è alcuna intenzione di mettere in discussione le rispettive partnership con Google. Meno chiara la posizione di Huawei: le fonti di Reuters confermano che farà parte della GDSA, Xiaomi sostiene il contrario, mentre Oppo e Vivo fanno orecchie da mercante e non citano il gigante cinese nelle proprie dichiarazioni. Huawei, dal canto suo, ha preferito non commentare in alcun modo l’eventualità di un coinvolgimento nell’iniziativa. 

L’azienda di Ren Zhengfei, del resto, è l’unica per la quale la partecipazione alla GDSA ha un risvolto “politico”. A causa del blocco imposto dall’amministrazione Trump, Huawei non può infatti più installare il Play Store e i cosiddetti Google Mobile Services (che includono Google Maps, Google Pay e numerosi altri servizi di base) sui propri dispositivi più recenti. Per limitare i danni, l’azienda ha iniziato a promuovere anche in Europa l’App Gallery, il proprio Store proprietario, e i cosiddetti Huawei Mobile Services

Attaccare il vantaggio competitivo dei servizi di Google sul mercato europeo è tuttavia un’impresa assai ardua: la partecipazione a un consorzio come il GDSA potrebbe andare proprio in questa direzione. La posizione difficile di Huawei potrebbe complicare i rapporti di forza tra le quattro aziende dell’alleanza, che complessivamente - stando ai dati di IDC -  controllano circa il 40% del mercato globale degli smartphone. Xiaomi, Oppo e Vivo non hanno alcuna intenzione di compromettere il proprio accesso potenziale al mercato americano associando il proprio nome a quello di Huawei. Tuttavia è la presenza di Huawei nell’alleanza potrebbe essere la chiave per il mercato comunitario, dove è tutto sommato ancora forte, e dove gli app store alternativi dei produttori di fatto non esistono e non avrebbero alcuna prospettiva di crescita. In più, l’azienda di Shenzhen nel settembre scorso ha annunciato investimenti per 1 miliardo di dollari (di cui 10 milioni in Italia) volti a incentivare gli sviluppatori su scala globale.

Rimane tuttavia da vedere se la GDSA riuscirà ad espandersi a livello globale equilibrando le necessità di tutte le aziende del consorzio. La prima versione della piattaforma sviluppata di concerto da Xiaomi, Oppo, Vivo e Huawei sarà attivata solo in alcuni mercati “di prova”, tra cui l’India, l’Indonesia e la Russia. 

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2020-02-07 16:02:00Z
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