Fin dagli albori della categoria degli smartphone la vendita del proprio dispositivo nel mercato dell'usato è stata una delle strategie più efficaci per possedere gli ultimi modelli senza spendere troppo. Una strategia popolare che consente di risparmiare diverse centinaia di euro nell'acquisto di un nuovo flagship. Non tutti i modelli, però, perdono lo stesso valore nel corso del tempo e per i fanatici della compravendita compulsiva è sempre importante valutare bene il proprio acquisto per non vedere andare in fumo euro su euro.
A fornire un quadro chiaro è stato di recente il sito BankMyCell, che ha pubblicato i risultati di uno studio all'interno del quale sono stati analizzati i valori di rivendita di diversi modelli di smartphone e brand nel 2019. In media, secondo il report, i flagship Android perdono valore al doppio della velocità rispetto agli iPhone: i melafonini perdono infatti il 23,45% del loro valore dopo il primo anno di età, mentre per gli smartphone della concorrenza il prezzo di rivendita dopo un anno è del 45,18% più basso rispetto a quello di listino.
Di contro con un iPhone bisognerebbe aspettare due anni per vedersi il prezzo decurtato del 45% (nello specifico 45,46%), tempistica all'interno della quale il top di gamma Android avrebbe perso il 71,41% del suo valore originale. In termini percentuali la situazione peggiora con gli smartphone Android più economici (da 350 dollari o meno): secondo il report i dispositivi low-cost di Samsung, LG, Motorola e Google si sono deprezzati del 48,65% nel 2019. Un esempio è Motorola One, rilasciato a ottobre 2018 a 349 dollari e rivendibile un anno dopo nel mercato dell'usato a soli 43 dollari.
Motorola è il brand peggiore secondo BankMyCell, con una svalutazione del 59,41% in media nel primo anno di vita del dispositivo, e a seguire abbiamo LG (56,76%) e Google (51,68%). In termini assoluti lo smartphone che ha perso più valore nel 2019 è stato Galaxy S10+ (373 dollari nell'arco dei dodici mesi), mentre ha tenuto meglio Galaxy S9 perdendo solo 109 dollari nel suo valore medio di rivendita (37,47%). Oltre Apple (25,98%), i migliori brand nel mantenere alto il prezzo dei propri prodotti sono Nokia (27,68%), Sony (31,30%), HTC (32,01%) e poi infine Samsung con il 34,42%.
Il confronto può apparire impietoso per gli smartphone Android, tuttavia è da sottolineare che per stilare le proprie graduatorie la fonte ha utilizzato la percentuale del deprezzamento subito dai vari smartphone, e non i valori assoluti. Il peggiore smartphone in termini di percentuali è Motorola moto g7 Play, con il 74,17% del calo di prezzo, ma una perdita nel valore originario di 89 dollari. Di contro un iPhone XS Max ha perso solo il 25,51% del suo valore originario, ma in realtà in assoluto sono 176 dollari che fuggono via dal proprio portafogli. Insomma, la chiave di lettura del reporto può variare in maniera decisa.
Inoltre, la repentina diminuzione del prezzo degli smartphone Android viene spesso dettata da un calo nei listini ufficiali: questo da una parte rende il prezzo di rivendita meno conveniente per chi compra al day-one e per chi vende in generale, ma per chi compra si può tradurre nella possibilità di acquistare un cellulare importante a prezzi convenienti, o di acquistare smartphone vecchi solo un anno a prezzi da medio-gamma.
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2020-03-07 08:01:01Z
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