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La ritrovano nei boschi dopo 17 giorni grazie alla mobilitazione su Internet - Corriere della Sera

Doveva essere una tranquilla escursione nei boschi dell’isola di Maui, nell’arcipelago delle Hawaii, ma si è persa e, dopo 17 giorni di ricerche, in pochi speravano di ritrovarla viva. Amanda Eller, una 35enne originaria delle Hawaii, invece è stata salvata all’alba di sabato grazie ai soccorritori che l’hanno ritrovata, in fondo a un burrone: ha perso sette chili, si è rotta una gamba, si è lesionata un menisco, ha ustioni solari e graffi in varie parti del corpo ma, secondo i medici, del Maui Memorial Medical Center, non corre alcun pericolo di vita. A dare l’annuncio è stata la pagina Facebook che amici e familiari avevano aperto per chiedere aiuto e che, in breve tempo, aveva superato i 20mila follower: «Amanda Eller è viva! — hanno scritto gli amministratori — È stata trovata, leggermente ferita, tra due cascate, in fondo a un profondo burrone nel letto di un ruscello».

I social e la raccolta fondi

La donna, insegnante di yoga e fisioterapista, è un’appassionata escursionista e, probabilmente, il suo fisico allenato le ha consentito di sopravvivere ed essere individuata a distanza di così tanto tempo dai soccorritori che perlustravano la zona su un elicottero. È stato pagato grazie agli 80mila dollari raccolti in Rete attraverso la piattaforma GoFundMe: una mobilitazione straordinaria e determinante perché, per giorni, centinaia di volontari avevano setacciato la zona senza successo e si stavano perdendo le speranze. Di lei si erano perse le tracce la sera dell’8 maggio quando il suo compagno non vedendola rincasare si era preoccupato e aveva denunciato la scomparsa alle autorità. Si sapeva solo che era andata a camminare nella riserva naturale di Makawao, nella parte settentrionale di Maui. La polizia aveva trovato la sua auto bianca parcheggiata vicino ad un sentiero escursionistico e a bordo c’erano la sua bottiglia d’acqua, il cellulare e il portafoglio. Per questo motivo, molti temevano che fosse stata rapita, o peggio.

Le ricerche

Non a caso i suoi genitori erano subito volati dalla Carolina del Nord, dove vivono, alle Hawaii per essere presenti alle operazioni di ricerca e avevano offerto anche una ricompensa di 10 mila dollari. Tanti dettagli e il trascorrere del tempo non facevano presagire niente di buono. Erano stati impiegati anche droni, elicotteri e cani ma non c’era traccia di lei tanto che, pochi giorni dopo, i funzionari di polizia avevano sospeso le operazioni di ricerca. Invece, grazie ai soldi raccolti è stato pagato un elicottero che poi è riuscito nell’impresa. «Il dipartimento di Polizia di Maui è grato alla famiglia, alla comunità e alle agenzie che si sono mosse per tutti i loro sforzi», hanno scritto le autorità locali su Facebook. «Amanda è una donna forte, sapevamo che sarebbe riuscita a resistere così a lungo», ha detto la sua famiglia su Facebook.

26 maggio 2019 (modifica il 26 maggio 2019 | 12:32)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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https://www.corriere.it/cronache/19_maggio_26/ritrovano-boschi-17-giorni-36d8258c-7f93-11e9-8558-8311fa6a8639.shtml

2019-05-26 10:32:00Z
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