Sono passati 5 anni dal primo smartphone targato OnePlus. Era il 2014 quando una semplice startup cinese si affacciava sul mercato degli smartphone presentando al mondo il suo primo telefono: OnePlus One. Il device fece subito scalpore sia per le caratteristiche tecniche sia per il prezzo al quale poteva essere acquistato dai fortunati possessori di un invito che proprio OnePlus regalava. Cinque anni in cui l’azienda cinese ha inanellato una serie di successi per via dei prezzi estremamente competitivi dei suoi dispositivi ma anche per la bontà degli stessi.
Negli anni è riuscita anche a creare una community da primato alla quale ha permesso di decidere in cosa migliorare e cosa invece non servisse ad uno smartphone moderno ed attuale. OnePlus è cambiata nel corso di questi cinque anni divenendo matura e capace ora di presentare al proprio pubblico il primo vero smartphone “Pro” ossia un device Ultra Premium pronto a confrontarsi ancora di più con i veri top di gamma.
Tante le peculiarità che OnePlus ha deciso di porre in questa nuova versione del suo flagship. Parliamo chiaramente del nuovo display da 6.67 pollici denominato “Fluid AMOLED” completamente borderless e capace di lavorare costantemente con un refresh rate a 90Hz invece dei canonici 60Hz della concorrenza. Solo pochi altri device, prettamente progettati per il gaming, fanno meglio e in questo l’azienda cinese sembra voler porre un punto fermo per il futuro degli smartphone che potrà non essere fatto solo da pieghevoli ma anche dalla piacevolezza nella navigazione su web e sulle varie schermate dell'interfaccia del sistema operativo e delle app di terze parti.
Sul retro fa bella figura una nuova tripla fotocamera anch’essa novità assoluta per l’azienda cinese che decide di seguire la moda del momento. Parliamo, da un punto di vista tecnico, di un sensore grandangolare primario da 48MP con apertura focale da f/1.6 e stabilizzatore ottico dell’immagine. Quindi un secondo sensore Ultra Grandangolare da 16MP, apertura focale da f/2.4 e angolo di ripresa da 117 gradi. Infine un terzo sensore Teleobiettivo da 8MP con apertura focale da f/2.4 e stabilizzatore ottico dell’immagine. Una triade di qualità che se sfruttata bene a livello di algoritmo potrebbe finalmente alzare il livello fotografico degli smartphone OnePlus che non hanno mai fatto gridare al miracolo negli anni seppur migliorando generazione dopo generazione.
Oltre a questo ci sono da mettere in conto anche l’hardware tra i più potenti del momento con uno Snapdragon 855 pronto non solo a far giocare gli utenti ma a permettere di usare la rete veloce 5G in arrivo durante l’anno (non in questa versione del cellulare però, ma in un modello specifico che arriverà successivamente). Il nuovo chipset con processo produttivo a 7-nm non solo viene coadiuvato da una GPU Adreno 640 ma anche da ben 12GB di RAM (nella versione in prova) di tipo LPDDR4X capaci di rendere ancora più fluido il telefono nel suo lavoro. OnePlus decide di mantenere la linea di Apple per quanto concerne lo storage e propone agli utenti due versioni da 128GB e 256GB che non potranno essere espanse con una MicroSD ma che risultano di ultimissima generazione ossia UFS 3.0 2-LANE e capaci di valori in scrittura da primato.
INDICE
Ci sono poi tante altre novità come il posizionamento per la prima volta di una fotocamera anteriore a scomparsa. Un sensore da 16MP capace di nascondersi all’occorrenza nel frame in metallo della parte superiore dello smartphone. L’azienda cinese lo ha testato per oltre 300 mila movimenti il che significa almeno una vita di 5 anni. Aumentata la batteria che ora passa a 4.000 mAh ma soprattutto OnePlus, se non pone la ricarica wireless, migliora quella rapida con un nuovo alimentatore denominato Warp Charge da ben 30W. Ci sono ora due speaker stereo posizionati agli antipodi ossia nella parte superiore assieme alla capsula auricolare e nella parte inferiore accanto alla porta USB Type-C che garantisce anche l’uscita audio per le cuffie. OnePlus 7 Pro è un device Dual SIM con un modem LTE di categoria 18 tale da permettere dunque un download fino a 1.2Gbps dove possibile.
Differenze OnePlus 7 e OnePlus 7 PRO
OnePlus 7 Pro |
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OS (al lancio) | Android 9 Pie con OxygenOS 9.5 |
Android 9 Pie con OxygenOS 9.5 |
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Processore | Qualcomm Snapdragon 855 a 7-nm 1 x Kyro 485 @ 2,84 GHz 3 x Kyro 485 @ 2,41 GHz 4 x Kyro 485 @ 1,78 GHz |
Qualcomm Snapdragon 855 a 7-nm 1 x Kyro 485 @ 2,84 GHz 3 x Kyro 485 @ 2,41 GHz 4 x Kyro 485 @ 1,78 GHz |
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Memorie | 6 - 8 GB di RAM 128 - 256 GB |
6 - 8 - 12 GB di RAM 128 - 256 - 512 GB |
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Display | 6,41" Fluid AMOLED (19.5:9) 2340x1080 px |
6,67" Fluid AMOLED (19.5:9) 3120x1440 px |
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Fotocamere | Retro (Double Camera): Ottiche Sony - Flash LED |
Fronte (notch a goccia):
16 MP f/2.0 (normale)
Retro (Tripla Camera):
Normale: 40 MP f/1.6 OIS
Ultra-wide: 16 MP f/2.2
Tele 3x Zoom: 8 MP f/2.4 OIS
Ottiche Sony - Flash LED
Video Ultra HD @ 60 fps
Slow-mo 720p @ 480 fps
Fronte (a scomparsa):
16 MP f/2.0 (normale)
4G LTE Cat.
Wi-Fi ac 2.4-5GHz
Bluetooth 5.0
NFC
Dual SIM (Nano)
Sensore d'impronte
al di sotto del display
4G LTE Cat. 18 (1.200 Mbps)
Wi-Fi ac 2.4-5GHz
Bluetooth 5.0
NFC
Dual SIM (Nano)
Sensore d'impronte
al di sotto del display
Ricarica rapida 30W Warp Charge
Ricarica rapida 30W Warp Charge
UNBOXING
Il nuovo OnePlus 7 Pro si presenta agli occhi degli utenti nella classica confezione di vendita delle precedenti generazioni con tutti gli accessori che vengono ormai posti in essere dalla maggior parte delle case produttrici di device mobili. In questo caso la dotazione che abbiamo ricevuto vede la presenza chiaramente dello smartphone ma anche:
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un caricabatterie per la ricarica veloce Warp Charge da 30W, un cavo Type-C, lo strumento per l'espulsione dell'alloggiamento della doppia SIM ed una custodia trasparente protettiva.
Lo smartphone viene posizionato in modo tale che l’utente lo possa vedere immediatamente non appena rimuove il coperchio della confezione di vendita.
DESIGN: che curve ma anche che peso!
Per capire le vere differenze del nuovo OnePlus 7 Pro con la precedente generazione dobbiamo innanzitutto partire dal design. L’azienda cinese ha lavorato sodo per riuscire a migliorare quanto di buono era stato fatto con la versione 6T. Partendo proprio da questo ha migliorato l’aspetto estetico del nuovo 7 Pro che possiede sempre le sembianze tipiche di un device OnePlus ma ne migliora l’ergonomia riducendo lo spessore che viene rastremato fortemente sui lati lunghi divenuti ora, sia anteriormente che posteriormente, curvi. L’eleganza la fa da padrona soprattutto in questa versione con la colorazione Nebula Blue che risulta completamente opaca ma cangiante in base ai riflessi della luce. Colorazione che viene ripresa anche sulla cornice realizzata completamente in alluminio lucido e dove vanno ad inserirsi sia il pannello posteriore che quello anteriore.
Lo smartphone risulta estremamente solido in mano grazie all’utilizzo di questi materiali ma anche per una costruzione che sembra impeccabile come Oneplus da sempre propone nei suoi device. Posizionamento canonico dei pulsanti anche per questo nuovo 7 Pro che vede sulla parte destra l’ormai onnipresente selettore delle suonerie a scorrimento al di sopra del pulsante di accensione e spegnimento. Nella parte opposta è presente il bilanciere del volume che OnePlus propone in un unico pulsante non separato. Quindi nella parte inferiore viene posizionato il carrellino per la doppia SIM in formato nano a destra della porta USB Type-C 2.0 e alla feritoia dove viene nascosto il primo altoparlante assieme al microfono. Diciamo primo altoparlante perché OnePlus per la prima volta propone un doppio speaker, uno appunto nella parte inferiore ed uno invece in quella superiore proprio a filo con il display, tra il frame e il pannello anteriore.
Inevitabile non osservare nella parte superiore il posizionamento della fotocamera anteriore a scomparsa: un piccolo frame in metallo si alzerà a comando preservando però lo stile e soprattutto il display a tutto schermo che non deve ora dare spazio ad una notch o lunetta come nella passata generazione o altri smartphone ancora fanno. La fotocamera anteriore permette chiaramente non solo di realizzare selfie di qualità in modo praticamente classico ma anche di poter essere utilizzata per il riconoscimento facciale e dunque per sbloccare in modo veloce e sicuro lo smartphone. Qui il device permetterà di accendere il display, attivare la fotocamera anteriore a pop up e una volta riconosciuto il volto del proprietario registrato sbloccare il tutto. Veloce, comodo e anche preciso.
La comodità e la sicurezza passa anche per il sensore posto al di sotto del display. Per OnePlus non è la prima volta che viene posto un sensore di questo tipo e l’azienda sembra aver affinato tale tecnologia proponendo uno sblocco ancora più preciso della scorsa generazione e soprattutto veloce. Oltretutto si riesce ad eliminare completamente quell’antiestetico sensore circolare che solitamente viene posto al posteriore e che spesso è stato mira di critiche da parte degli utenti.
Da sottolineare la volontà da parte di OnePlus di cambiare le carte in tavola rispetto allo scorso anno a livello cromatico. Tre le diverse colorazioni proposte che vanno dalla Nebula Blue della recensione con una texture completamente opaca cangiante appunto sulla colorazione viola-blue e realizzata con una sovrapposizione di layer di vetro capaci di modificare la loro tonalità in base al riflesso del sole. Elegante poi la colorazione Mirror Gray con un rivestimento in vetro capace di armonizzare i riflessi solari e far virare la tonalità dal grigio scuro al nero. Infine la più femminile e particolare colorazione Almond con una cornice completamente dorata ed una backcover rosata rivestita con un pannello in vetro.
DISPLAY: meglio anche di Samsung e senza foro
Il display del nuovo OnePlus 7 Pro non fa che arricchire di eleganza lo smartphone ma anche la sua forte predisposizione ad essere valutato come device premium. Si rimane piacevolmente sbalorditi non appena lo si accende e si capisce come l’azienda abbia deciso di eliminare ogni sorta di notch o lunetta per dare spazio ad un pannello completamente borderless con cornici estremamente sottili. Probabilmente le richieste della community ma anche la direzione del mercato odierno hanno puntato su di una scelta quasi obbligata per OnePlus che, a differenza di altri, ha optato per un pannello a tutto schermo capace di raggiungere il 90% di rapporto tra display e corpo e di ridurre ancora di più le cornici.
OnePlus lo chiama Fluid AMOLED e tecnicamente è un display da 6.67 pollici con risoluzione Quad HD+ in formato 19.5:9 e con una densità di pixel pari a 515PPI. Il nome chiaramente deriva dalla fluidità delle immagini in esso riprodotte che si hanno grazie all’utilizzo di un pannello con refresh rate a 90Hz. Solitamente gli smartphone, anche di ultima generazione, adottano un display a 60Hz mentre solo pochi device dedicati al gaming hanno introdotto il refresh rate addirittura a 120Hz.
Cosa significa avere un refresh rate a 90Hz? Innanzitutto spieghiamo cosa si intende per frequenza di aggiornamento. La frequenza di refresh è un valore capace di indicare quante volte in un secondo il display ridisegna un'immagine e questo significa che più alto sarà il valore in Hertz e più fluidi saranno i contenuti riprodotti. In questo OnePlus permette agli utenti di settare tale parametro andando a decidere se utilizzare il pannello alla massima frequenza di aggiornamento (90Hz) oppure settarlo al valore più basso (60Hz). Nel primo caso le prove realizzate non hanno fatto altro che evidenziare la numerica differenza permettendo di avere una maggiore fluidità delle immagini. Differenza che è possibile notare soprattutto nello scroll delle pagine web che risultano più “facilmente” scorrevoli ma soprattutto più morbide, se ci concedete tale termine. Chiaramente la scelta di porre il pannello ai 60Hz e non alla massima frequenza di aggiornamento, permette di preservare soprattutto la batteria visto che in questo caso lo smartphone tenderà a consumare meno energia.
Per il resto il nuovo Fluid AMOLED garantisce un’ottima visibilità dei contenuti multimediali soprattutto per il suo rapporto tra corpo e schermo. Palese come non avere alcun tipo di notch, lunetta, foro o doppio foro rappresenti una libertà concessa all’utente che può gustare in modo finalmente completo un contenuto multimediale su di un importante, per dimensioni, pannello. La fedeltà cromatica risulta davvero elevata e come sempre OnePlus permette di gestire al meglio il pannello in base alle personali esigenze tramite i settaggi presenti nelle impostazioni. Tre le scelte da poter gestire:
- “Vivido” che permette di avere una gestione dei colori maggiormente intensa e soprattutto con colorazioni tipiche da AMOLED e dunque neri profondi e gamma cromatica intensa.
- "Natura” si propone invece come un profilo più reale con colori meno aggressivi e meno impattanti agli occhi degli utenti. Si cerca di mantenere importante il rapporto con quello che è possibile osservare nella realtà e quello che viene riprodotto sullo schermo dello smartphone.
- "Avanzate” è invece una modalità fortemente personalizzante. Qui OnePlus garantisce la massima flessibilità all’utente che può modificare a proprio piacimento la gamma dei colori AMOLED tra il Freddo e il Caldo, quindi il parametro sRGB nonchè il Display-P3.
Tra le impostazioni della OxygenOS è possibile attivare la Modalità Notturna capace di mitigare i classici colori del pannello andando a modificarne la temperatura del colore come anche l’intensità. Qui, come in ogni smartphone di ultima generazione, è possibile decidere se attivare il tutto manualmente o se rendere possibile l’attivazione dall’alba al tramonto o in un intervallo di tempo completamente personalizzato per orario.
Presente anche la Modalità di lettura che permette di ottimizzare la visualizzazione dello schermo e del testo, rendendo l’esperienza di lettura confortevole al pari di un lettore e-book. Oltre alla modifica dei parametri tecnici dello schermo qui è possibile anche bloccare completamente le notifiche per non essere distratti. Sullo stesso piano della personalizzazione dello schermo vi è anche la cosiddetta tecnologia Video Enhancer che propone all’utente una modalità di visione dei video migliorata per quanto concerne il colore.
Abbiamo ovviamente provveduto ad eseguire le nostre analisi al colorimetro, scoprendo in OnePlus 7 Pro uno dei display migliori fra quelli mai entrati nel nostro laboratorio, sia su smartphone che in generale. Oltre ai vantaggi in termini di fluidità, infatti, OnePlus 7 Pro monta un pannello che offre una grande gamma dinamica, una fedeltà cromatica esemplare già con la calibrazione di fabbrica, e una luminosità molto elevata, anche se non ai livelli dei pannelli proprietari montati sui Samsung Galaxy S10.
OnePlus 7 PRO - Modalità Vivido
OnePlus 7 PRO - Modalità Natura
In termini di estensione del gamut OnePlus 7 Pro non solo offre un risultato ottimale, ma anche una precisione decisamente elevata rispetto agli standard di riferimento già con la calibrazione di serie. Nella modalità "Vivido" il pannello fa riferimento al più esteso gamut DCI-P3, presentandolo in maniera perfetta in tutti i colori primari e complementari ad eccezione di ciano e magenta. Il bianco è così leggermente traslato verso il blu, anche se in maniera tutt'altro che evidente. Nella modalità Natura, invece, si prende come riferimento lo standard sRGB, e qui OnePlus 7 Pro è maniacalmente perfetto. Ad eccezione del magenta tutti i colori sono presentati in maniera estremamente corretta, con un comportamento che mai avevamo visto prima d'ora su un pannello per smartphone. Il bilanciamento del punto di bianco è, così, altrettanto maniacale in quanto a precisione.
OnePlus 7 PRO - Modalità Vivido
OnePlus 7 PRO - Modalità Natura
Nei grafici qui in alto vediamo la precisione del bianco: nella Modalità Vivido si nota una leggera dominante per i subpixel blu che può essere facilmente corretta via software. Facilissimo commentare invece il bilanciamento del bianco nella modalità Natura: è praticamente perfetto e non necessita di calibrazione manuale. Sarebbe quasi impossibile fare di meglio.
Lo smartphone fa inoltre uso di altre modalità cosiddette "Avanzate" che prendono come punto di riferimento gli standard che abbiamo menzionato poco sopra. In realtà a nostro avviso sono un po' inutili, visto che quelle già preimpostate non solo sono ottimali nell'uso quotidiano, ma nelle nostre misure si sono rivelate anche più precise. Nella modalità Avanzate però possiamo stabilire a nostro piacere il "carattere" che deve avere il display.
Per quanto riguarda la luminosità massima OnePlus 7 Pro è un po' indietro rispetto ad altri modelli della concorrenza di pari fascia di mercato, ma con massimo 705 cd/m² può essere utilizzato senza problemi in qualsiasi circostanza possibile sul nostro Pianeta.
HARDWARE: mai così potente e veloce
OnePlus 7 Pro è anche pura potenza grazie al più potente chipset del momento. L’azienda cinese decide di porre l’avanzato processore di Qualcomm ossia lo Snapdragon 855. Lo conosciamo grazie ad altri device ma qui l’octa core con processo produttivo a 7 nm viene coadiuvato addirittura da un quantitativo di memoria RAM davvero imponente: 12GB di RAM.
Dati alla mano sappiate che il nuovo processore Snapdragon 855, da un lato rappresenta l'evoluzione annuale della famiglia di SoC Snapdragon rivolti alle proposte mobile top di gamma mentre dall'altra è componente hardware fondamentale alla strategia di diffusione della connettività 5G. Come in ogni evoluzione di SoC, anche Snapdragon 855 offre tangibili incrementi prestazionali per le componenti CPU e GPU. La prima è quella Kyro 485 e implementa un'architettura che è evoluzione della big.LITTLE con 3 differenti livelli di core così suddivisi:
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1 core Prime a 2,84 GHz di clock, con un quantitativo di cache L2 di 512 Kbytes che è doppio rispetto a quello degli altri core
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3 core Performance a 2,42 GHz di clock
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4 core Efficiency a 1,8 GHz di clock
A livello prestazionale la superiorità dello Snapdragon 855 raggiunge anche il 20% rispetto a quanto offerto in Snapdragon 845, mentre più consistente è l'incremento nella componente GPU: parliamo in questo caso di un aumento sino al 45% nel chip Adreno 640. Grazie al supporto del Dolby Vision e a pannelli fino a 120 Hz di refresh rendono la piattaforma Snapdragon 855 ideale per configurare smartphone dedicati specificamente al gaming e in questo caso ecco che OnePlus 7 Pro è perfetto proprio per questo.
La differenza con il predecessore OnePlus 6T è importante sulla carta come nella realtà. L’azienda riesce ad ottimizzare al massimo grazie alla sua OxygenOS e lo smartphone non ha mai un tentennamento, mai un lag, mai un ritardo nell’apertura delle applicazioni o nell’uso di giochi anche graficamente importanti. Se il display a 90Hz permette fluidità nell’uso quotidiano è senza dubbio nel gaming che permette di ottenere il massimo. Ecco che lato hardware viene predisposta una specifica modalità Gaming capace di implementare alcune peculiarità importanti per vivere al massimo le sessioni di gioco. Queste riguardano:
- Vibrazione Aptica: lo smartphone presenta un livello multiplo di vibrazione capace di rendere un feedback all’utente con zero ritardi rispetto all’esperienza reale sul gioco.
- RAM Boost: l’intelligenza artificiale dello smartphone permette di studiare e capire gli usi del device da parte dell’utente permettendo di agire sulla RAM in modo intelligente, abilitando o disabilitando un quantitativo giustificato della memoria.
- Sistema di raffreddamento a liquido: tecnologia a 10 strati a liquido di nuova generazione che permettono di far rimanere lo smartphone sempre freddo anche in situazioni di stress elevato a livello di hardware.
INTERFACCIA GRAFICA: come Android Stock e forse meglio
OxygenOS è la ROM proprietaria di OnePlus giunta alla versione 9.5 basandosi su Android 9.0 Pie. Nel corso degli anni ha subito molti cambiamenti riuscendo ad ottenere una maturità ad oggi davvero importante per reattività, fluidità ma anche sicurezza. La volontà di mantenere un sistema operativo stabile e soprattutto performante è una prerogativa dell’azienda dalla sua prima release. La community, tra le più attive sul mercato mobile, ha permesso di avere feedback giornalieri e questo ha garantito all’azienda di gestire al meglio l’ottimizzazione dello smartphone versione dopo versione.
La OxygenOS presenta un'interfaccia simile ad Android Stock presente sui Pixel di Google, con qualche aggiunta come la personalizzazione dei colori, le gestures a schermo spento, Shelf e le sue app proprietarie. Da un punto di vista pratico è senza dubbio una delle ROM Android migliori sul mercato grazie alla sua reattività e alla costanza negli aggiornamenti. Importanti nell’uso quotidiano l’implementazione delle Gesture ossia la possibilità di far scomparire ogni tipo di pulsante a schermo nella parte bassa del device per utilizzare completamente le dita. Niente Barra di Navigazione classica di Android e delega alle dita per la realizzazione delle gesture capaci di eseguire specifiche operazioni:
- Home: l'operazione tipica del tasto Home può essere eseguita con uno swipe dal basso verso l'alto nella parte inferiore/centrale della schermata.
- Indietro: per andare indietro nelle schermate di un'app è invece sufficiente eseguire la stessa gesture, quindi uno swipe dal basso verso l'alto, ma questa volta nelle due estremità destra e sinistra della parte inferiore del terminale.
- App recenti: per accedere alla schermata delle app recenti si può eseguire uno swipe dal basso verso l'alto nella parte inferiore/centrale della schermata mantenendo premuto il dito per qualche istante in più.
Da non sottovalutare poi la Modalità di Gioco che, come visto oltre ad implementare le tre tecnologie di nuova generazione viste sopra garantisce agli utenti di impostare alcune particolari funzioni per non creare problemi in fase di gioco. Ecco che nel menu delle impostazioni è possibile instradare le chiamate in arrivo all’altoparlante quando appunto la modalità di Gioco è attiva, bloccare le notifiche di chiamata, migliorare i dettagli della visualizzazione di gioco (migliorando i dettagli della parte chiara e scura della visualizzazione), migliorare il feedback aptico sui giochi supportati e disattivare la luminosità automatica.
Presente anche una cosiddetta Modalità Fnatic che risulta avanzata e creata dai pionieri di eSports. Qui vengono automaticamente bloccate le notifiche e le chiamate, migliorato il regolatore di processo incentrando le prestazioni quasi interamente sul gioco ed infine si darà priorità alla potenza del segnale della rete per minimizzare le interferenze durante i giochi a bassa latenza.
Tra le personalizzazioni presenti nel menu vi è la possibilità di scegliere il Tema tra il bianco, il nero o a colori e questo chiaramente pregiudicherà l’intera tonalità dell’interfaccia grafica. Non solo perché OnePlus permette anche di prescegliere un colore di evidenziazione dei capisaldi del menu direttamente su di una tavolozza di colori a scelta. Particolare la Zen Mode, nuova modalità introdotta con il nuovo OnePlus 7 Pro, ossia la possibilità di zittire completamente lo smartphone per 20 minuti potendo solo ricevere chiamate o realizzarne ma di emergenza. Affascinante il sistema di notifica che illumina solo la cornice dello smartphone alla ricezione del messaggio colorandolo in base all’applicazione stessa.
FOTOCAMERA: tre meglio di due
Una delle più importanti novità che OnePlus pone nel nuovo 7 Pro è senza dubbio il comparto fotografico. Qui l’azienda decide di seguire la moda del momento e di aggiungere un sensore alla doppia fotocamera che aveva posto su OnePlus 6T. Chiaramente non è solo un’aggiunta ma un introdurre per la prima volta una tripla fotocamera seguendo il filone della concorrenza. Da un punto di vista tecnico parliamo di un sensore grandangolare primario da 48MP con apertura focale da f/1.6 e stabilizzatore ottico dell’immagine. Quindi un secondo sensore Ultra Grandangolare da 16MP, apertura focale da f/2.4 e angolo di ripresa da 117 gradi. Infine un terzo sensore Teleobiettivo da 8MP con apertura focale da f/2.4 e stabilizzatore ottico dell’immagine.
- Principale
- Sensore SONY IMX586 da 48 MP
- Obiettivo grandangolare con apertura f/1.6
- Pixel Size - 1.6 µm (4 in 1)
- OIS + EIS
- Ultra - Grandangolare
- Sensore da 16 MP
- Obiettivo 117° di visione con apertura f/2.2
- Teleobiettivo
- Sensore da 8 MP
- Obiettivo 3x Optical Zoom con apertura f/2.4
- OIS
- Zoom digitale 10x
Video 4K Ultra HD @ 60 fps
Super Slow-motion Full HD @ 240 fps / HD @ 480 fps
Time Lapse
Sappiamo bene come OnePlus non abbia mai brillato sul comparto fotografico rispetto all’elite della fotografia mobile. Se con il passaggio da OnePlus 6 a 6T il cambiamento non era stato poi così importante proponendo l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale capace di migliorare gli scatti con il riconoscimento di alcune categorie di soggetti ecco che con il nuovo OnePlus 7 Pro si ha intenzione di rivoluzionare e stare al passo con i vari Huawei e Samsung. Se sulla carta la triade risulta di tutto rispetto nella realtà si potrebbe fare ancora meglio e sicuramente OnePlus riuscirà a migliorarsi ancora lato software.
Diciamolo subito: il nuovo OnePlus 7 Pro scatta foto decisamente migliori rispetto al passato e l’effetto del triplo sensore si fa sentire eccome. La stabilizzazione ottica dell’immagine sia sulla fotocamera principale che su quella in teleobiettivo risulta fortemente efficace soprattutto negli scatti in cui viene utilizzato lo zoom digitale a 10X. Qui si riesce a scattare foto interessanti senza preoccuparsi della stabilità della mano e soprattutto mantenendo buoni i dettagli anche a notevoli distanze.
A livello di interfaccia grafica, OnePlus non stravolge il sistema seppure debba inevitabilmente inserire qualche pulsante in più visto che dovrà permettere all’utente di scegliere le tre diverse modalità di scatto. Ecco che a vista viene integrato un triplo pulsante con il simbolo dell’albero: un solo albero indica la modalità con zoom 3X ottico, il doppio albero indica invece la modalità classica con sensore principale normale ed infine il triplo albero permette di capire di essere in modalità “ultra grandangolare” con 0,6x e angolo di visione pari a 117°.
Oltre a queste tre modalità, OnePlus pone la possibilità di scattare con il Ritratto capendo di essere alla giusta distanza dal soggetto grazie ad un piccolo form che diventa verde, quindi la cosiddetta “Nightscape” ossia la modalità notturna che lavora molto di algoritmo per stabilizzare e rendere “chiara” l’immagine in post produzione. Presenti poi come sempre tutte le altre possibilità di scatto in modalità “Pro” ossia manuale, “Panorama” per scatti ampliati a 360 gradi, lo “Slow Motion” ed infine anche il “Time Lapse”.
Come scatta questo nuovo OnePlus 7 Pro? Nelle foto di giorno lo smartphone riesce a dare il suo meglio ottenendo degli scatti di buona qualità, con una gamma dinamica importante, colori reali e non troppo “sparati” ed un lavoro di HDR+ e soprattutto di bilanciamento dei bianchi di buona qualità. Qualche rumore nel dettaglio cosa che forse non ci si potrebbe aspettare soprattutto vista la concorrenza ma stiamo parlando del dettaglio e il punta e scatta è comunque soddisfacente nella maggior parte delle situazioni. Come sempre lo scatto con la camera principale seppur da 48MP viene realizzato poi al 12MP se in automatico mentre lo scatto in modalità Pro garantisce l’estensione ai veri 48MP anche se non vi è il lavoro di miglioramento dell’immagine, in tal caso, tramite algoritmo.
Scatto Zoom 3X - Clicca per ingrandire
Scatto Modalità Normale - Clicca per ingrandire
Scatto Modalità Ultra Grandangolare - Clicca per ingrandire
Scatto Modalità Zoom 3X - Clicca per ingrandire
Scatto Modalità Ultra Grandangolare - Clicca per ingrandire
Scatto Modalità Normale - Clicca per ingrandire
Nelle condizioni di luminosità più difficili, OnePlus 7 Pro, seppure con una specifica modalità Notturna non ottiene risultati eccellenti. O meglio non siamo ancora ai livelli della concorrenza primatista. Sono comunque scatti ben bilanciati e contrastati ma la riduzione del rumore non risulta sempre efficace e qualche volta rovina un po’ il dettaglio.
Scatto Modalità Notturna al buio - Clicca per ingrandire
Scatto Modalità Notturna al buio - Clicca per ingrandire
Scatto Modalità Nottruna al buio - Clicca per ingrandire
Davvero buono invece il lavoro della fotocamera Ultra Grandangolare che riesce ad ampliare e di molto la scena garantendo dunque una usabilità dello smartphone anche in condizioni estreme. Qualitativamente gli scatti posseggono colori fedeli e naturali con buona luce, basso rumore ed un buon contrasto. Il lavoro in post produzione dell’algoritmo garantisce l’eliminazione dell’effetto a barilotto tipico di questi sensori.
Infine il sensore Teleobiettivo è capace di offrire fino al 3X in maniera ottica e il risultato in questi termini è buono con ottima stabilizzazione dell’immagine ma anche buoni i dettagli con un rumore che verosimilmente viene ridotto quanto possibile. Il resto è un lavoro di sensore digitale e gli ingrandimenti chiaramente soffrono leggermente in termini di dettaglio e di rumore anche se con luce è possibile portare a casa uno scatto comunque di buona fattura, soprattutto grazie ancora alla stabilizzazione. Non possiamo dire di essere ai livelli di Huawei P30 Pro visto che il sensore a Periscopio qui manca ma si vede che OnePlus ha intenzione di migliorare anche sotto questo punto di vista e la strada intrapresa potrebbe essere quella giusta. Chiaramente si dovrà ancora lavorare per puntare davvero in alto ma di fatto ad oggi è sicuramente il miglior OnePlus a livello fotocamera di sempre.
Anteriormente la fotocamera come detto risulta a pop up ossia a scomparsa. Il meccanismo sembra funzionare molto bene e il movimento è fluido e silenzioso oltre che veloce sia per lo scatto che per il riconoscimento del volto per lo sblocco in sicurezza. OnePlus dichiara oltre 300 mila movimenti della fotocamera e questo significa che per almeno 5 anni non dovrebbero esserci problemi. Oltretutto in caso di accidentale caduta dello smartphone, la fotocamera, grazie ai sensori di movimento tende immediatamente a rientrare, evitando il peggio. Qui tecnicamente il sensore risulta da 16MP (è un Sony IMX471) con apertura focale da f/2.0 e con possibilità di registrare anche video a 1080p. a 30 fps oltre al Time Lapse. Sulla pratica gli scatti sono ben fatti soprattutto per gamma dinamica, colori reali e poco rumore. Da migliorare l’effetto sfocatura del ritratto che non sempre riesce a scontornare in modo ottimale il soggetto e il bokeh è un po’ palesemente artificiale.
A livello di video l’azienda si spinge chiaramente anche qui ai massimi livelli. Parliamo di registrazioni realizzate fino alla risoluzione 4K Ultra HD e non solo nel classico 30 fps ma anche fino ai 60 fps. In questo caso risulta davvero semplice realizzare riprese efficaci e soprattutto molto ben stabilizzate con un ottimo audio. Colori molto reali, con un contrasto efficace e con riprese di luce sui cambi di inquadratura veloci.
AUTONOMIA: migliorata e veloce nella ricarica
Migliora anche la batteria sul nuovo OnePlus 7 Pro visto che l’azienda cinese decide di porre una 4.000 mAh al suo interno a differenza della precedente batteria da 3.700 mAh. La differenza è sicuramente importante ma probabilmente non sono solo i 300 mAh in più a rendere possibile un efficace update dell’autonomia ma sembra essere piuttosto l’ottimizzazione della OxygenOS che in simbiosi con il nuovo Snapdragon 855, sicuramente più parco nei consumi rende possibile aumentare l’autonomia.
Nella pratica è davvero semplice arrivare a sera senza alcun problema e soprattutto con una batteria residua di almeno il 20/30 %. E di questi tempi con connessioni sempre più veloce ed energivore, con fotocamere sempre più utilizzate ma soprattutto anche con i social sempre più accesi, è sicuramente un risultato lusinghiero. Lo abbiamo stressato come sempre in situazioni quotidiane e soprattutto con un utilizzo piuttosto misto. Questo significa che OnePlus 7 Pro nelle prove ha realizzato navigazioni sotto rete Wi-Fi ma anche 4G LTE, è stato utilizzato per sessioni di gioco impegnative, per la visione di serie TV o film in streaming o anche per realizzare video e scatti fotografici.
Da sottolineare il fatto che non abbiamo visto consumi anomali, segno che lo smartphone risulta già ben ottimizzato con la sua OxygenOS. Non solo perché il display seppur a 90Hz non realizza poi un consumo esagerato della batteria rispetto a quello a 60Hz: qui abbiamo un consumo maggiore del 10% che effettivamente è un prezzo piacevolmente da pagare per avere la fluidità di un pannello a 90Hz che speriamo possa divenire uno standard tra i top di gamma.
In confezione è possibile trovare anche il nuovo alimentatore per la ricarica veloce. Non si ha ricarica senza fili ma di fatto l’azienda decide di migliorarsi e l’alimentatore Warp Charge 3.0 permette di avere uno step da 0 a 100% di ricarica in un’ora e 12 minuti. Non solo perché in soli 30 minuti è possibile ottenere già più del 60% di ricarica.
CONCLUSIONI
OnePlus 7 Pro è davvero l’ultra premium dell’azienda. Uno smartphone solido e maturo che non può non essere apprezzato per quella sua maturità divenuta ormai un punto fermo nella crescita del brand. Gareggiare con i top di gamma odierni non è per nulla semplice e non lo è ancora di più per un’azienda nata solo cinque anni fa. Eppure il nuovo OnePlus 7 Pro è senza dubbio uno smartphone capace di porre l’accento su alcune novità le quali sicuramente vedremo anche nei prossimi smartphone degli avversari.
Parliamo chiaramente del nuovo display con refresh rate a 90Hz. Una novità per OnePlus che vuole rendere ancora più “fluida” quella sua OxygenOS da tutti decantata per essere addirittura più veloce e prestante di Android Stock. Effettivamente l’effetto “smooth” come lo chiama Pete Lau, CEO di OnePlus, c’è e si vede nei passaggi tra un’immagine e l’altra ma anche negli scroll sul web. Azzardiamo una pretesa che è quella di volere un pannello AMOLED di questo tipo su tutti i prossimi top di gamma perché se si vuole dare un suffisso “Pro” ad uno smartphone questo deve proporre delle tecnologie innovative e non solo upgrade hardware.
OnePlus deve comunque ancora lavorare per riuscire a completare quel lavoro che ha iniziato qualche anno fa. Deve lavorare soprattutto sulla fotocamera e il triplo sensore posto oggi sul 7 Pro è senza dubbio una conferma che la strada intrapresa è quella giusta. Buoni gli scatti ma in questo caso si può e si deve pretendere di più visto dove si vuole palesemente arrivare. Di fatto OnePlus decide per la prima volta di porre il suffisso Pro ad un proprio smartphone e visti i risultati non è poi stata una scelta così sbagliata.
PRO
- Hardware da primo della classe
- Display di grande qualità e senza notch o foro
- Fotocamera tripla e di buona qualità
- Ricarica veloce
- Ottima qualità costruttiva
- Android Pie con poche personalizzazioni
CONTRO
- Scatti in notturna da migliorare
- Prezzo alto al lancio
- Troppo lungo
https://www.hwupgrade.it/articoli/telefonia/5432/oneplus-7-pro-sempre-piu-in-alto-in-tutto-anche-nel-prezzo-la-recensione_index.html
2019-05-14 16:01:07Z
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