Dopo dieci anni dal debutto si è finalmente pronti al grande aggiornamento della tecnologia dbv-t2 con hevc: scopri se il tuo tv è da sostituire o no
Il nuovo digitale terrestre è pronto a debuttare nel 2020 dieci anni dopo l’introduzione della prima generazione di questa tecnologia di trasmissione che ha rivoluzionato il segmento. Il nuovo standard che arriverà si chiama dvb-t2 e molti utenti si stanno giustamente già chiedendo da ora: il mio televisore è compatibile o devo cambiarlo? Oppure, nel caso posso aggiornarlo senza doverne comprare uno nuovo? Facciamo un po’ di chiarezza.
La nuova via tracciata nel 2009 dal digitale terrestre ha aperto la nuova era post-analogica delle trasmissioni a tutto vantaggio di più qualità visiva e del supporto di numerosi servizi prima impossibili.
Che cos’è il nuovo digitale terrestre
Perché si passa al dvb-t2, era così necessario? Sì, lo era perché con l’avvento del 5g si sono riassegnate porzioni di frequenze alle nuove reti (soprattutto nella banda nobile 694 e i 790 Mhz) ed era così indispensabili una riorganizzazione generale con le trasmissioni che migreranno gradualmente verso il nuovo standard.
Lo spettro a disposizione si è ridotto e si è introdotta la tecnologia hevc che consente di ottimizzare la banda occupata con una qualità migliore dell’immagine fino all’ultra hd.
Quando avverrà il passaggio al nuovo digitale terrestre? Sarà progressivo secondo questo schema:
- 1 gennaio – 31 maggio 2020: Campania, Lazio, Liguria, Toscana, Sardegna e Umbria;
- 1 giugno – 31 dicembre 2020: Lombardia (tranne la provincia di Mantova), Piacenza e provincia, Piemonte, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta;
- 1 gennaio al 30 giugno 2021: Catanzaro e provincia, Reggio Calabria e provincia, Sicilia, Vibo Valentia e provincia;
- 1 settembre – 31 dicembre 2021: il resto d’Italia dunque il Veneto, provincia di Mantova, Friuli – Venezia – Giulia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, provincia di Cosenza e Crotone.
Come capire se la tv è compatibile col nuovo digitale terrestre
Sarà necessario leggere nelle specifiche tecniche del modello se sia presente il decoder integrato dvb-t2 e che sia compatibile con la decodifica dello standard h265/hevc alias High Efficiency Video Coding che regge fino alla risoluzione 8192×4320 pixel.
In generale, se il tv è stato acquistato (non usato) dopo il 1 gennaio 2017 allora sarà compatibile perché da tale data, per legge, in tutti i negozi si era obbligati soltanto a vendere apparecchi con già il nuovo decoder integrato. Tuttavia, un piccolo controllo delle specifiche tecniche è sempre d’uopo leggendo sul manuale cartaceo o recuperandolo dal sito ufficiale del produttore.
Potrebbero esserci dei bollini sul tv stesso: quello con il logo dbv-t2 e del codec hevc sono blu e ci potrebbe anche essere il logo rosso dgtvi platinum. Se ci sono, allora la tv è a posto. Qui un utile tool per cercare di decifrare la natura del proprio televisore.
Alcuni modelli di alto rango usciti dal 2013 al 2017 supportavano già il nuovo formato, il problema è che solo dal 2016 si è andati a integrare il supporto alla tecnologia hevc, dunque se il tv è stato comprato prima del 2016 più che verosimilmente non sarà compatibile.
In generale:
- Per i tv usciti prima dal 2010 non si avrà supporto al codec mpeg4 e dunque non reggono l’alta definizione;
- I tv fino al 2014 reggono i canali mpeg4, (che però sono pochi);
- I tv dal 2014-2015 includono il dvb-t2 ma non il codec hevc;
- I tv del 2015-2016 di medio e alto range sono già pronti senza integrazioni.
Insomma, è vero che basta un decoder per adeguarsi, ma per i tv prima del 2010 – se vengono usati come schermo principale – un nuovo acquisto potrebbe essere una scelta sensata.
Cosa fare se la tv non è compatibile
Se è integrato allora non c’è necessità di fare altro. In caso negativo si aprono due scenari.
Il primo è quello più economico ossia acquistare semplicemente un nuovo decoder con standard dvb-t2 e hevc: tutti i modelli attualmente in commercio lo sono e i prezzi possono essere assai popolari, anche di circa 30-35 euro.
La seconda opzione è acquistare una nuova tv. Come specificato, tutti i modelli oggi in commercio sono già predisposti per legge e nei prossimi mesi si scopriranno anche i dettagli dei bonus approvati con la legge di bilancio 2019 che dovrebbero essere garantiti all’acquisto del televisore principale con precedenza alle famiglie che sono esonerate dal pagamento del canone Rai per motivi relativi al reddito del nucleo.
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2019-06-20 10:21:16Z
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