Huawei Mate 30: si prospetta un lancio senza app e servizi Google - HDblog

Huawei Mate 30 e Mate 30 Pro potrebbero rimanere confinati al solo mercato cinese dati i problemi di certificazione Google - uno scenario simile a quello che ha caratterizzato la distribuzione di Honor 20 Pro. I prossimi top gamma di Huawei, al momento, non possono infatti accedere alle app e ai servizi Google a causa del ban USA. Un portavoce della casa di Mountain View ha dichiarato in maniera esplicita a Reuters che, al momento :

Mate 30 non può essere venduto con app e i servizi Google in licenza a causa del ban degli Stati Uniti sulle vendite a Huawei. La sospensione temporanea che l'amministrazione ha annunciato la scorsa settimana non si applica ai nuovi prodotti come il Mate 30

Il portavoce ha quindi chiarito un punto determinante della vicenda del ban a carico di Huawei: i provvedimenti di sospensione si applicano solo ai prodotti già commercializzati e non a quelli futuri. Se nelle prossime settimane nulla cambierà nei rapporti tra Google, Huawei e Amministrazione Trump, quindi, ad andare incontro alle stesse problematiche potrebbero essere anche ulteriori prodotti - tra i vari, anche Mate X il cui arrivo è atteso per settembre.

Ci sono ulteriori implicazioni che riguardano la stessa versione del sistema operativo Android: in assenza di licenza concessa dalla casa di Mountain View, Huawei nell'immediato sarebbe costretta a ricorrere ad una build AOSP. L'alternativa, sulla carta, sarebbe utilizzare Harmony OS, ma è difficile che sia pronto per l'integrazione su smartphone in tempi brevi - si ricorda che il lancio della linea Mate 30 è fissato per il 19 settembre. Per ora Huawei ribadisce:

Huawei continuerà ad usare il sistema operativo e l'ecosistema Android se il governo statunitense ci consentirà di farlo. Altrimenti continueremo a sviluppare il nostro sistema operativo ed ecosistema.

Secondo quanto riportato da Reuters, Huawei è intenzionata comunque a lanciare la prossima gamma Mate 30 a settembre, con o senza app e servizi Google, ma gli scenari che si prospettano non sono incoraggianti nella seconda ipotesi: in assenza di uno sblocco delle contrattazioni con gli Stati, Huawei sarebbe costretta a vendere i nuovi Mate solo in Cina e attendere Harmony OS per i mercati internazionali.

Le dichiarazioni di Google devono essere contestualizzate nell'ambito dell'attuale situazione delle richieste di autorizzazione a riallacciare i rapporti commerciali con Huawei inviate dalle aziende statunitensi al Governo Trump: si trovano in una fase di stallo, secondo Reuters nessuna delle 130 aziende che hanno presentato tali domande è stata autorizzata; non si ha conferma ufficiale, ma è altamente probabile che nella lista ci sia anche Google.

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