È sempre più vicino l’arrivo di iPhone 9 (o SE 2), il melafonino che nelle intenzioni di Apple diventerà il successore di iPhone SE. Secondo quanto riportato dal sito tedesco iphone-ticker, il nuovo device sarà presentato il 31 marzo con un evento dedicato alla stampa e sarà infine disponibile all’acquisto a partire dal 3 aprile: le informazioni arriverebbero da una fonte interna di Apple.
Potente ma economico
Si tratta pur sempre di indiscrezioni, ma non è difficile ipotizzare che le date indicate siano quanto più possibili veritiere, infatti, nel 2016, iPhone SE è stato presentato proprio nel mese di marzo. Non va dimenticato, inoltre, che le vendite di iPhone 9 inizieranno il 3 aprile, ossia un venerdì, un giorno tipico per Apple in cui rilasciare ufficialmente sul mercato i propri dispositivi. Analogamente al suo predecessore, è un compromesso: offre una buona dotazione hardware a un prezzo decisamente più basso rispetto ai modelli di fascia alta. Come iPhone SE, dopotutto, al momento del lancio potrebbe costare 399 dollari. Questa volta, però, il nuovo melafonino riprenderà le forme dell’iPhone 8, ma monterà il processore A13 (lo stesso di iPhone 11). Infine, i tagli di memoria disponibili saranno da 64 o 128 GB, mentre la Ram sarà di 3 GB.
Apple sotto le attese
L’uscita di iPhone 9, tuttavia, avverrà in un momento critico per Apple, a causa del coronavirus: la stessa azienda californiana, sul proprio sito, ha avvisato gli investitori che le entrate, relative al trimestre che si concluderà a marzo, saranno più basse rispetto alle attese. I motivi sono due: le scorte di iPhone limitate e la domanda del mercato cinese. Per quanto riguarda il primo, l’azienda californiana ha comunicato che gli insediamenti produttivi dei partner, pur non trovandosi nella provincia di Hubei, l’area che registra il maggior numero di contagi, hanno da poco ripreso le attività, ma a ritmi di produzione lenti. Di conseguenza, l’offerta temporaneamente limitata e la diminuzione delle vendite di iPhone in tutto il mondo causerà minori entrate. Di questa situazione, secondo Reuters , ne beneficerà Samsung, una delle principali rivali di Apple: la società coreana, infatti, da tempo ha spostato la produzione di molti suoi dispositivi in Vietnam, dove l’impatto del Coronavirus è molto più limitato. A Reuters, la stessa Samsung ha comunicato: «Stiamo facendo del nostro meglio per ridurre al minimo qualsiasi impatto sulle nostre operazioni». Secondo le stime di TrendForce, la produzione di Apple, nel primo trimestre, farà registrare un -10 %, contro il -3 % di Samsung.
I contraccolpi del mercato cinese
Per quanto riguarda il secondo motivo, invece, Apple ha spiegato che la domanda interna del mercato cinese sarà influenzata dalla scelta di chiudere tutti i suoi Apple Store in Cina. Molti partner commerciali hanno fatto lo stesso, mentre i pochi che hanno deciso di restare aperti stanno seguendo orari ridotti: l’affluenza dei clienti, inoltre, è molto bassa. Per Apple, quindi, al primo posto c’è la sicurezza dei propri dipendenti e dei propri partner, come dimostrano le parole di Tim Cook, riprese da Bloomberg : «Le nostre priorità — ora e sempre — sono la salute e la sicurezza dei dipendenti, dei fornitori, dei clienti e delle comunità in cui operiamo».
18 febbraio 2020 (modifica il 18 febbraio 2020 | 11:57)
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2020-02-18 10:22:57Z
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